Integrazione e sport. Un corpo sviluppato attraverso l’uso di integratori si basa anche sugli integratori stessi, quindi l’organismo diventa dipendente da questo supporto supplementare per mantenere quello che ha guadagnato.
Anche se una dieta adeguata dovrebbe fornire tutte le sostanze nutritive di cui necessita l’individuo, in realtà la qualità degli alimenti in commercio è spesso scadente e sono poche le persone che mangiano cibi adatti e sufficienti a soddisfare tutte le esigenze. Ecco perché un buon integratore di vitamine e minerali con antiossidanti può sicuramente contribuire a colmare le carenze alimentari ed è particolarmente indicato per individui sportivi e dinamici.
Integrazione nel soggetto sportivo
Parlare di nutrizione del soggetto che svolge attività sportiva vuol dire considerare un mondo estremamente eterogeneo, nel quale si trovano persone che fanno attività di carattere agonistico e altre di carattere amatoriale, con dispendi e fabbisogni estremamente diversi.
Quando si parla di alimentazione dello sportivo si è subito portati a pensare di dover programmare integrazioni per sopperire a notevoli consumi energetici. Questo può essere vero per il professionista sportivo impegnato giornalmente in allenamenti pensanti e in gare frequenti di sport ad impegno energetico massimale. Naturalmente nello sportivo medio i consumi e quindi i fabbisogni sono molto più bassi.
Sport e attività fisica non sono la stessa cosa
Nell’uso comune si tende a utilizzare i termini sport e attività fisica come sinonimi, ma dal punto di vista metabolico non sono la stessa cosa.
Lo sport è un’attività fisica che prevede l’impegno di sforzi fisici generalmente intensi e prolungati. L’attività fisica comprende invece tutte le semplici attività quotidiane che permettono di incrementare il tempo dedicato al movimento, senza doversi necessariamente cimentare in attività sportive.
Il metabolismo basale dello sportivo risulta aumentato per il maggior sviluppo della massa muscolare. Nella dieta non sono assolutamente necessari né alimenti particolari, né integratori speciali, a meno che non intervengano richieste eccezionali.
Non esistono alimenti particolari capaci di migliorare la preparazione e/o la prestazione atletica, ma solo buone o cattive abitudini alimentari che condizionano l’efficienza metabolica e il rendimento fisico ed atletico.
La dieta di un atleta
Parlando in intergrazione e sport la dieta di un atleta non dovrebbe essere dissimile da quello della popolazione in genere. Gli atleti pertanto potrebbero assumere tutti i nutrienti di cui necessitano attraverso una dieta bilanciata costituita prevalentemente da cibi non raffinati. Per l’alimentazione dello sportivo, bisogna prendere in considerazione almeno tre fattori: fattore quantitativo, fattore qualitativo e fattore cronologico.
Dal punto di vista quantitativo, l’alimentazione è legata al dispendio energetico dipendente dall’attività specifica che comprende sia la gara che gli allenamenti, e dall’attività lavorativa svolta
Purtroppo i cibi prevalenti nella dieta occidentale sono il più delle volte poco densi in micronutrienti; inoltre l’atleta deve assumere il cibo in condizioni poco favorevoli, sia per i tempi che per le situazioni ambientali. Il rispetto delle esigenze nutrizionali è fondamentale nei periodi di intensa attività fisica in quanto permette di ricostituire le riserve di glicogeno e fornire un adeguato apporto di aminoacidi necessari per la costruzione e la riparazione dei tessuti.
Inoltre, una adeguata quantità di fluidi e carboidrati deve essere consumata prima, durante e dopo l’esercizio per aiutare a mantenere la concentrazione di glucosio nel sangue, massimizzare le performance, migliorare le capacità di recupero e bilanciare le perdite di liquidi.
Gianmario Pellegrini
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